Le origini documentate di Acquarica di Lecce risalgono all’XI secolo, quando il casale risultava appartenere alla Chiesa, come i territori vicini di Vernole e Pisignano. Durante i secoli successivi passò sotto il controllo angioino e aragonese, fino alla vendita, nel 1533, a Gian Mario Guarino. Fu proprio sotto la sua proprietà che venne costruito il castello, simbolo del paese, edificato per proteggere la popolazione dai pericoli esterni, soprattutto dopo l’invasione turca di Otranto (1480). Nello stesso periodo si costruirono anche masserie e una casa fortificata (“palazzieddhu”) a scopo difensivo.
Il Seicento è un’epoca di scarse notizie, mentre il Settecento e l’Ottocento sono più documentati grazie agli atti notarili. Con le leggi napoleoniche venne abolito il feudalesimo, e nel 1866 Acquarica fu aggregata al Comune di Vernole. Un evento importante nella memoria collettiva è il terremoto del 1833, che ha dato origine alla tradizione del grande falò (“fòcara”) acceso ogni 18 gennaio.
Nel Novecento il paese vive importanti trasformazioni: la ricostruzione della chiesa, l’arrivo dell’acqua corrente, della luce elettrica e la costruzione della scuola, che testimoniano l’ingresso nella modernità.